Si è celebrato, domenica scorsa in Sicilia a Palermo, le prime nozze con rito religioso di una coppia gay. Officiante la sacerdotessa Maria Teresa Longhitano (la stessa del matrimonio nella spiaggia di Sampieri organizzato da Fiocchi di Riso Wedding Planner), secondo il rito anglicano.
Ha detto il si un impiegato e un professionista di religione cattolica che hanno scelto di consacrare la loro unione in una chiesa vera. Ad assistere emozionati , c’erano amici, parenti, intere famiglie con bambini, persone di tutte le età e di vari credo; cattolici, vetero-cattolici, anglicani, valdesi, pentecostali, musulmani, buddisti.
Un inno al diritto di uguaglianza e di crearsi una famiglia fondata sul matrimonio.
Ovviamente il matrimonio è riconosciuto all’estero, ma non in Italia, poiché tali tipi di unione vengono ritenuti non coincidenti con i principi del nostro ordinamento. Tuttavia la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo, La Carta di Nizza e diverse Risoluzioni del Parlamento Europeo hanno sancito per molti anni la necessità di evitare discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale nel diritto ad avere una famiglia.
Senza scomodare l’Europa l’art. 2 della Costituzione italiana stabilisce che: ” La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”
E’ deducibile che la famiglia è una formazione sociale in cui l’individuo svolge la sua personalità, e su questo non è possibile obiettare nulla.
Non solo, perché l’art. 3 sempre della nostra Costituzione, recita:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”
agosto 2nd, 2012 → 5:40 am @ Wedding Planner in Sicilia