Il matrimonio in tempi di crisi. Meno sfarzo più finanziarie.

marzo 2nd, 20138:31 am @ Wedding Planner in Sicilia


Abbigliamento, gioielleria, ristorazione, tipografia. Video operatore e fotografo, trucco e parrucco.
Il matrimonio non è solo quello che i poeti ed i geni del marketing raccontano come il giorno più bello della vita di due innamorati. È anche, se non a volte soprattutto, una macchina capace di mettere in moto un processo economico non indifferente. Religioso o civile che sia, il giorno delle nozze equivale ad un giro di denaro che risente certo della crisi, ma non troppo. Cerchiamo di capire il perché.
La premessa è che ognuno è libero di vivere questa giornata nel miglior modo in cui crede, noi ci limiteremo a riportare una situazione media. Quella, per intenderci, che non ricorre all’elicottero per portare gli sposi in sala (eppure c’è anche questa possibilità) ma che non rinuncia all’acquisto delle bomboniere e ai tradizionali biglietti di invito per amici e parenti. Partiamo proprio da questi ultimi. Ce n’è di ogni prezzo, ma una media ragionevole impone di impegnare una cifra che va dai 3 ai 5 euro per ogni singola stampa. Più ampio il ventaglio per le bomboniere tradizionali che possono costare tra i 6 e i 20 euro. Nella scala dei prezzi gioca un ruolo rilevante l’estetista che trucca la sposa. Difficile trovare un professionista che possa fatturare meno di 300 euro. Stessa cifra, anche per chi curerà l’acconciatura della futura moglie. Sugli abiti da sposa sarebbe possibile aprire un volume a parte. Volendo restare in un contesto medio, è possibile cavarsela con una spesa compresa tra 1800 e 5 mila euro. Ma non mancano prodotti che vanno oltre a questo target. Più economico, volendo, vestire lo sposo che può accontentarsi di un completo da cerimonia per 600 euro o spingersi verso abiti da 2000 euro.
Per immortalare l’evento, dunque, un professionista fotografo e video operatore, regolarmente dotato di partita Iva, potrà chiedervi dai 1500 ai 3000 euro. Le principali sale da ricevimento presenti su Ragusa, inoltre, spaziano su una forbice di prezzi che si allarga dai 50 ai 100 euro. Ma anche in questo settore, sono gli accessori a fare la differenza. Anche una piccola disuguaglianza di prezzo tra i vari locali rischia di incidere notevolmente sul conto finale, specie se si prevede, come di solito avviene, di invitare circa 150 persone.
Cosa resta? Per chi la vuole c’è l’auto a noleggio per almeno 300 euro, ma i prezzi possono toccare anche mille euro. Per chi volesse addobbare la chiesa con i fiori, allora occorre mettere da parte una somma tra 800 e 2000 euro. Ampio il margine per coprire i costi della musica in chiesa ed in sala. In questo caso dipende da chi suona. In ogni caso, 125 euro per la Siae devono essere messi da parte. Riassumiamo. Una coppia che volesse sposarsi secondo gli usi tradizionali, con 150 invitati, dovrebbe preventivare una spesa media per il solo giorno del matrimonio pari a quasi ventimila euro.
Senza aggiungere che anche il viaggio di nozze, anch’esso non poco costoso, è quasi un obbligo. Ecco spiegato il crescente fenomeno per cui molti sposi scelgono di accedere a finanziarie create apposta per coprire gli anticipi che tanti dei fornitori richiedono. Il resto dei costi, infatti, può venire affrontato anche grazie a quello che oggi viene chiamato “regalo in busta” agli sposi. Un sostegno in “vile” denaro, insomma, per evitare di ricevere inutili servizi di bicchieri e ammortizzare le spese nel giorno più bello della loro vita. Bello, ma senza dubbio anche uno dei più costosi.

Fonte: Articolo tratto dal quotidiano la Sicilia del 1 marzo 2013

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